martedì 17 giugno 2008

Regina Mundi Church, Soweto (South Africa)

Il calcio ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita delle persone di questo continente, specialmente per le classi meno abbienti. In Sud Africa in particolare questo sport e' diventato piu' di ogni altro simbolo dell'assurdita' dell'apartheid. Fin dalla sua creazione nel 1892 la Football Association of South Africa ha ammesso unicamente giocatori di razza bianca. Tutti i non bianchi si sono dovuti organizzare in associazioni autogestite. Nonostante cio' il calcio ha proliferato in tutti i sobborghi sudafricani e ogni settimana i tifosi si riversavano negli stadi per vedere le magie dei propri idoli come Jomo Sono e Kaizer Motaung. Ancora oggi il calcio e' lo sport piu' seguito e piu' praticato in Sud Africa (conta piu' di 2 milioni di tesserati) e per le persone piu' povere ha da sempre rappresentato una via di fuga dai problemi e dalle difficolta' della vita di tutti i giorni. L’Associazione Muti Onlus ha deciso di inserire tra i beneficiari del progetto umanitario “Una Scarpa per un Sogno” i bambini di Soweto. Al piu’ presto verra’ spedito un carico di materiale sportivo dall’Italia che verra’ distribuito ai bambini meritevoli con la collaborazione del, parroco della chiesa Regina Mundi di Soweto che garantira’ che le scarpe ed il resto delle attrezzature sportive vengano consegnate ai bambini bisognosi e meritevoli che rispettano l’obbligo primario di frequenza scolastica e che si comportano in modo corretto. Soccer has always been fundamental in the life of African people, especially for the poor. Particularly in South Africa, this sport has become the symbol of the apartheid absurdity. Since it was founded in 1892, the Football Association of South Africa was allowed only to white players. Those whose skin was not white had to organize themselves in self-run associations. Nevertheless, soccer had its way in all suburbs in South Arica and every week the stadiums are crowded with supporters who come to see the local idols, such as Jomo Sono and Kaizer Motaung. Today, soccer is still the most popular and played sport in South Africa (counting over 2 millions associates). For the poor, it has always represented a way out from everyday problems and difficulties. The children of Soweto will be among the beneficiaries of the project “Una Scarpa per un Sogno” promoted by Muti Onlus. As soon as possible, a load of sportswear will be shipped from Italy and delivered to the children with the collaboration the parish of Soweto’s Regina Mundi church who will make sure that the soccer shoes and the sportswear are given to the children who really are in poor conditions and deserving, i.e. the ones who attend school and behave like good children should.

domenica 30 marzo 2008

Ikonda Hospital, Ikonda (Tanzania)

L’Ikonda Hospital si trova in una regione remota ed isolata vicino al confine con il Malawi. A quest’ospedale sono state inviate diverse divise, scarpe e palloni da calcio destinati agli orfani ed agli studenti di Ikonda.

The Ikonda Hospital is in a far-flung region by the Malawi border. A lot of sportswear, shoes and balls have been shipped through this hospital to the orphans and students in Ikonda.

sabato 15 marzo 2008

Mafinga Seminary, Mafinga (Tanzania)

Padre Gabriele Goletto e Padre Pio Callegari

Il campo sportivo del Mafinga Seminary

S.Scola

Al Mafinga Seminary vengono ospitati piu’ di 150 ragazzi di entrambi i sessi e di diverse religioni. Tutti i ragazzi ricevono vitto e alloggio e frequentano le lezioni alla scuola di filosofia ed a quella magistrale che si trovano all’interno della struttura. Padre Gabriele Goletto e Padre Pio Callegari ci hanno accompagnato a visitare le aule delle scuole, gli alloggi dei ragazzi ed il campo sportivo. Purtroppo non abbiamo potuto incontrare i ragazzi che hanno ricevuto il materiale sportivo perche’ in questi giorni sono in vacanza e sono tornati al loro paese d’origine. Padre Gabriele e Padre Pio ci hanno poi invitato a pranzo offrendoci pane e formaggio prodotti all’interno del seminario col latte delle mucche della fattoria ed il grano dei loro campi. Un pranzo davvero delizioso, forse il migliore che abbia avuto qui in Africa.
Padre Goletto ci ha spiegato che in Tanzania le strutture scolastiche non mancano, ma c’e’ una grave carenza d’insegnanti e questo rappresenta un grande problema che comporta spesso la formazione di classi sovraffollate.
I ragazzi che frequentano la scuola magistrale di Mafinga vengono preparati per la carriera d’insegnanti ed hanno quindi un posto di lavoro assicurato per il futuro.
The Mafinga Seminary lodges more than 150 kids of both sexes and several religions. Everybody is given full pension and the kids attend lessons at the Philosophy School and at the Teachers School, both located inside the complex. Padre Gabriele Goletto and Padre Pio Callegari showed us around to see the classrooms, the kids accomodations and the playground. Unfortunately, we could not meet the kids who received the sportswear because these days they are on holiday to their native countries. Padre Gabriele and Padre Pio invited us for lunch and gave us food produced inside the seminary: bread made from wheat from their fields and cheese made with the milk of farm cows. The lunch was a real treat, maybe the best I’ve had since I’m in Africa.
Padre Goletto explained that in Tanzania there is no lack of schools; it’s just the teachers who are missing, and this is a big problem and the main cause for overcrowded classes.
The kids who attend the Teachers School will become teachers, and so they can count on a steady job for the future.

venerdì 14 marzo 2008

Tosamaganga Mission, Tosamaganga (Tanzania)

Gofrey ed altri ragazzi

Chris prova le sue scarpe nuove

I palloni che ci sono qui non sono proprio il massimo...

Qualche azione della partita

Qualche azione della partita

Tosamaganga Mission e’ un punto di riferimento per molti ragazzi del paese. Ogni giorno si ritrovano tutti insieme per organizzare qualche partita di pallone. Godfrey e’ il capitano della squadra ed a suo dire il migliore ed indiscusso leader. Quel pomeriggio ci ha accompagnato al campo sportivo e ci ha presentato alcuni dei ragazzi che hanno beneficiato del progetto umanitario organizzato dall’Associazione Muti Onlus. Io non ho saputo resistere ed ho giocato insieme a loro, ma gia’ alla fine del primo tempo avevo esaurito tutte le mie energie e con la scusa di voler fare alcune foto mi sono defilato mestamente.
Tutti questi ragazzi hanno ricevuto dall'Associazione Muti Onlus un set completo per giocare a calcio.
The Tosamaganga Mission is a landmark for many kids in the country. Everyday they meet there to play some soccer. Godfrey is the team’s captain and, in his opinion, he is the best and a leader. On that afternoon he took us to the playground and introduced us to some kids who were beneficiaries from the project promoted by Associazione Muti Onlus. I couldn’t resist, so I played with them, but by the end of the first half I had lost my energies, so I said I would rather shoot some photographs and sneaked sadly away.
All these kids have received a complete soccer set from Associazione Muti Onlus.

giovedì 13 marzo 2008

Orfanotrofio delle Suore Teresine, Tosamaganga (Tanzania)

Foto di gruppo

Parco giochi nel cortile dell'Orfanotrofio

Refettorio

Suor Godfridah, Suor Valeria, Suor Epifania, Suor Emiliana, Suor Gregoria e Suor Leukadia

Alcuni bambini ospiti del centro

La stanza dei piu' piccoli


L’orfanotrofio di Tosamaganga e’ gestito da Suor Godfridah, Suor Valeria, Suor Epifania, Suor Emiliana, Suor Gregoria e Suor Leukadia. In questa struttura vengono ospitati 250 bambini, la maggiorparte dei quali purtroppo affetta dal virus dell’HIV. Oltre a frequentare la scuola i bambini possono utilizzare il campo sportivo ed il parco giochi che si trova nel cortile della struttura. Nel tempo libero dagli studi i ragazzi partecipano attivamente a tutte le attivita’ dell’orfanotrofio aiutando ed imparando a cucinare ed a riordinare gli alloggi.
Non appena i ragazzi hanno saputo che noi eravamo i mittenti delle scarpe e dei palloni da calcio, ci hanno fatto un’enorme festa e per tutto il pomeriggio non hanno smesso di abbracciarci, cantando e ballando per la felicita’. Il loro sguardo era cosi’ luminoso e pieno gioia e si percepiva una forte e sincera felicita’ ed e’ veramente difficile capire come questi bambini riescano ad essere cosi’ contenti, nonostante siano anche cosi’ sfortunati allo stesso tempo.
Non saprei trovare le parole per descrivere quello che ho provato in quel momento, ma posso dire che il sorriso e la gioia di quei bambini sono stati forse il piu’ bel regalo che abbia mai ricevuto. Mi hanno riempito il cuore di felicita’, tant’e’ che quella sera, prima di andare a dormire, potevo ancora sentire l’allegria dei canti di quei bambini e mi sono addormentato con il sorriso sulle labbra ed una piccola lacrima negli occhi.
The orphanage at Tosamaganga is run by Suor Godfridah, Suor Valeria, Suor Epifania, Suor Emiliana, Suor Gregoria e Suor Leukadia. Two hundred and fifty children are lodged at this orphanage, most of them affected by the HIV virus. Here the children can attend school, the soccer field and the playground located inside the complex. In their spare time, the kids can attend all the activities, learn how to cook and how to keep their accommodations tidy.
As soon as the kids knew we were the shippers of the shoes and of the soccer balls, they started a big party with us throughout the afternoon, showing their happiness hugging us, singing songs and dancing. Their eyes were so bright that we could feel their sincere happiness. It’s really difficult to understand how these children can be so happy and so unlucky at the same time.
I can’t find the words to tell what I felt at that precise moment; all I can say is that the chilldren’s smiling faces and their joy have been the most beautiful gift I have ever been presented with. My heart was filled with joy and that evening, when I went to bed, I could still feel the cheerfulness of those chants and I fell asleep with a smile and a little tear in my eyes.

mercoledì 12 marzo 2008

Parrocchia della Consolata, Iringa (Tanzania)

Alcuni ragazzi della parrocchia

Padre Angelo Pizzaia difronte alla parrocchia

La Parrocchia della Consolata di Iringa e’ stata inserita tra i beneficiari del progetto “Una Scarpa per un Sogno”. Padre Angelo Pizzaia ci ha spiegato quanto sia importante il ruolo del gioco del calico per i ragazzi della citta’. Tutti i giorni dopo la scuola si ritrovano nel campo sportivo della parrocchia per giocare tutti insieme. Il calcio e’ un forte elemento d’aggregazione e per i ragazzi e’ anche un grande incentivo a frequentare le lezioni scolastiche.
The Parrocchia della Consolata at Iringa is one of the beneficiaries from “Una Scarpa per un Sogno”. Padre Angelo Pizzaia explained how important is soccer for the kids of the city. Every day after school the kids meet in the parish soccer field and play all together. Soccer is very useful to keep them together, as well as a reinforcement for them to attend school.

martedì 11 marzo 2008

Faraja House, Mgonga (Tanzania)



Faraja House



Alloggi dei piccoli orfani


Alcuni ragazzi danno una mano in cucina



Un aula della scuola


Padre Franco Sordella e sette bambini orfani affetti dal virus dell'HIV


Padre Josef


Alcuni lavori effettuati dai ragazzi alla scuola di meccanica
Faraja House e’ una casa d’accoglienza per bambini orfani affetti dal virus dell’HIV. Qui vengono ospitati 72 bambini tra gli 1 e i 9 anni. Tutti i giorni frequentano le lezioni in una scuola che si trova a pochi passi dai loro alloggi. A tutti i bambini vengono assicurati 4 pasti completi al giorno e periodicamente vengono effettuati controlli medici per monitorare lo stato della malattia. Attraverso le cure specifiche che ricevono i bambini riescono a condurre una vita normale e serena.
Il responsabile e’ Padre Franco Sordella che ci ha accompagnato a visitare la scuola, il campo sportivo, gli alloggi dei bambini e le stalle degli animali che vivono nella fattoria.
I bambini ci hanno accolto cantando alcune canzoni tradizionali per darci il benvenuto e per ringraziarci del materiale che abbiamo spedito loro. E’ stato davvero emozionante. E’ incredibile vedere come questi bambini riescano ad essere cosi’ allegri e sorridenti nonostante la loro condizione. La loro felicita’ e’ cosi’ grande che viene trasmessa anche a chi gli sta vicino e vedere i loro sorrisi e i loro occhi pieni di gioia e’ stata la cosa piu’ bella.
Successivamente Padre Josef ci ha mostrato l’altra area del complesso dove vengono ospitati altri 79 ragazzi tra i 13 e i 18 anni. Questi ragazzi frequentano la scuola tecnica, quella meccanica, quella di falegnameria e la scuola di scarperia. Tutte queste scuole si trovano all’interno della struttura e permettono ai ragazzi di imparare un mestiere che potranno svolgere una volta usciti da li’. Anche a loro sono state inviate scarpe, divise e palloni attraverso il progetto umanitario “Una Scarpa per un Sogno”.
Faraja House is a welcome home for orphans children affected with the HIV virus. Here they give hospitality to 72 children from 1 to 9 years old. Everyday the children attend school nearby their lodgings. All the children are given four full meals everyday and they undergo medical check ups to keep the disease under control. Thanks to specific treatments, the children can live a normal and untroubled life.
The man in charge is Padre Franco Sordella. He showed us around the school, the playground, the children’s lodgings and the sheds of the animals that live in the farm.
The children welcomed us singing traditional songs, and thanked us a lot for all the things we had shipped to them. It was a very exciting experience. It’s unbelievable to see how these children can be so happy and smiling in spite of their poor conditions. Their happiness is so big and it is transmitted to those who are with them. To see their smiles and their eyes full of joy was really something. Afterwards, Padre Josef showed us another area of the complex, where 79 kids between 13 and 18 years of age are lodged. The kids here attend technical, mechanics, carpentry and shoe-making classes. All these schools are located inside the complex and give the pupils the opportunity to learn a job they will be able to do the day they get out of the institute. We shipped to them shoes, sportswear and soccer balls through the humanitarian project “Una Scarpa per un Sogno”.

lunedì 10 marzo 2008

Allamano Seminary, Morogoro (Tanzania)


Padre Salvador Del Molino



Il campo sportivo del Allamano Seminary




Nel seminario di morogoro vengono ospitati ragazzi provenienti da ogni parte della Tanzania. A tutti vengono assicurati 4 pasti complete al giorno ed un alloggio all’interno del seminario. I ragazzi partecipano tutti i giorni alle lezioni e nelle ore libere dagli studi possono giocare a calico nel campo sportive che si trova all’interno del complesso. Spesso vengono organizzati tornei con i ragazzi ospitati negli altri seminari della citta’ dando la possibilita’ ai ragazzi di socializzare e di fare nuove amicizie. Quando siamo andati a visitare il seminario siamo stati accolti da Padre Salvador Del Molino. Insiemo a lui abbiamo visitato gli alloggi degli stuenti, le aule della scuola ed il campo sportive dove I ragazzi possono utilizzare le scarpe, i palloni e le divise che sono state spedite loro dall’Associazione Muti Onlus. Prima di salutarci siamo stati invitati a pranzo ed abbiamo potuto conoscere alcuni dei ragazzi che ricevono ospitalita’ nel seminario. Ci hanno raccontato storie incredibili tutte accomunate dalla loro grande passione per il gioco del calcio.



The seminary in Morogoro lodges kids coming from all over Tanzania. Everybody is given four full meals every day plus accommodation inside the seminary. The kids take daily classes, and in their spare time they can play soccer in the complex playground. Tournaments are very often organized with kids housed in other seminaries in the city – a good opportunity for the young to socialize and make new friends. When we visited the seminary we were greeted by Padre Salvador Del Molino. He showed us the students lodgings, the classrooms and the soccer field, where the kids can use the shoes, the balls and the sportswear shipped to them by Muti Onlus. Before leaving, we were invited for lunch, which gave us the opportunity to meet some of the kids who live in the seminary. They told us incredible stories and all of them showed a great passion for soccer.

giovedì 3 gennaio 2008

Ethiopia, Gondar

Lesson at Empress Menteweb School



Poverta’ in Etiopia

In Etiopia la rapida crescita della popolazione, l’epidemia di HIV/Aids e la disoccupazione sono causa di difficolta’ per parecchie persone, specialmente bambini, che vivono in condizioni precarie.
Le famiglie povere hanno un’educazione minima o addirittura nulla. I genitori analfabeti riescono ad ottenere unicamente lavori manuali. In Etiopia non ci sono contributi da parte dello stato per le persone povere disoccupate.
Se i genitori rimangono senza lavoro l’intera famiglia soffre la fame ed i bambini abbandonano la scuola per raccimolare qualche soldo lavando le scarpe, vendendo chewing gum o raccogliendo cespugli, rami e sterco di vacca da vendere come combustibile.


Situazione in Etiopia

Popolazione: 80 milioni
Con salario inferiore a 2$ al giorno: 62 milioni
Malnutriti: 32 milioni
Aspettativa di vita: 49 (uomini); 52 (donne) anni
Mortalita’ al di sotto dei 5 anni: 164 ogni 1.000 neonati
Mortalita’ materna: 1.800 ogni 100.000
Media di alunni per insegnante: 72 alunni ogni insegnante
Iscritti alla scuola infantile: 2% dei bambini
Iscritti alla scuola elementare: 59% delle ragazze; 64% dei ragazzi
Bambini che ripetono l’elementare: 7%
Completamento dell’elementare: 55%
Passaggio alla scuola media: 85%
Iscritti alla scuola media: 22% delle ragazze; 34% dei ragazzi
Iscritti Alla scuola media superiore: 3%
Alfabetizzazione: 36% degli adulti; 50% dei giovani

Fonte: UNESCO Istituto di Statistiche, UN Divisione Statistiche


Sconfiggere la poverta’ attraverso l’educazione

E’ possible per un figlio o una figlia con una buona educazione assicurarsi un lavoro con un reddito di quattro volte superiore rispetto a quello dei genitori. Questo comporta un miglioramento della condizione di tutti gli altri membri della famiglia e non solo dal punto di vista economico, ma anche dando loro preziosissime informazioni per quanto riguarda l’igiene personale, la salvaguardia della salute ed una corretta dieta alimentare. In questo modo l’educazione assume un ruolo importantissimo nel fornire aiuto alle famiglie ed assicurare loro un miglioramento dello standard di vita sconfiggere la poverta’.


Scuole in Gondar

Gondar e’ una cittadina di 250.000 abitanti situata nella parte nord dell’altopiano etiopico, a 40 km dal lago Tana, il piu’ grande lago etiopico. In Gondar le scuole sono sovraffollate: nelle scuole statali le classi sono generalmete composte da 40 ad 80 studenti.
Il sovraffollamento delle classi e la riduzione delle lezioni a sola mezza giornata comportano un cattivo apprendimento dap arte degli alunni, soprottutto quelli provenienti dalle famiglie povere dei bassifondi di Gondar.


Empress Menteweb School

L’Associazione Muti Onlus sostiene la Empress Mentewab School situata in un capannone in affitto presso il Tara Centre, un centro d’accoglienza in Gondar.
La nouva scuola assicura un lavoro a cinque persone locali. (Un preside, un’insegnante, un cuoco e due persone addette alle pulizie).
Kate Fereday Eshete (una signora inglese che vive in Gondar) gestisce ed amministra la scuola come un’attivita non-profit. La frequenza e’ gratuita. I bambini, orfani inclusi, vengono selezionati dalle famiglie piu’ povere delle zone degradate di Gondar. Ciascun allievo riceve gratuitamente libri di testo, quaderni, penne, matite, un asciugamano e l’uniforme scolastica. Inoltre ogni giorno viene fornito un pasto nutriente in modo da permettere ai bambini di mantenere alta la concentrazione durante le lezioni.
La Empress Menteweb School e’ stata inserita tra i beneficiari del progetto umanitario “Una Scarpa per un Sogno” organizzato dall’Associazione Muti Onlus. Tutti I bambini riceveranno scarpe da calcio, divise e palloni in modo da poter giocare a calcio durante la pausa dalle lezioni.
A scuola viene data molta importanza all’inglese, in modo da fornire ai bambini una base solida (nella scuola secondaria e superiore in Etiopia le lezioni vengono tenute in lingua inglese), ed una piu’ ampia possibilita’ di comunicazione. Inoltre vengono trasmessi ai bambini i giusti insegnamenti sulla salute, sulla buona educazione e sulla corretta considerazione delle altre persone, degli animali e del’ambiente.
L’obiettivo della scuola e’ quello di fornire ai bambini un’educazione elementare che gli permetta di diventare ottimi cittadini una volta adulti.


Programma scolastico

08:30 – 09:00 Doccia al Tara Centre e vestizione
09:00 – 11:00 Lezioni (Amharic, Inglese, Matematica, Scienze o Arte)
11:00 – 11:15 Intervallo e merenda
11:15 – 12:30 Film, Musica, Storia o Cultura generale
12:30 – 13:30 Pranzo con un pasto vegetariano
13:30 – 14:00 Intervallo
14:00 – 16:00 Lezioni (Amharic, Inglese, Matematica, Scienze o Arte)
16:00 – 16:15 Intervallo e merenda

A causa dell’igiene precario, molti bambni soffrono di problemi d’irritazione cutanea quando inizaiano a frequentare la scuola. Per migliorare la loro situazione ogni giorno vengono lavati i loro vestiti durante le lezioni ed una volta a settimana vengono lavati gli asciugamani e le uniformi scolastiche.La maggiorparte degli alunni e’ sottopeso a causa della pessima dieta alimentare. Il cibo che ricevono a scuola assicura loro un’adeguata alimentazione.


Poverty in Ethiopia

In Ethiopia rapid population growth, the HIV/Aids epidemic, and unemployment cause hardship for many people, particularly children, who live in poverty.
Poor families have little or no education. Parents who are illiterate are restricted to labouring work. There are no state benefits for the unemployed.
If parents cannot find work, the family suffers from hunger and the children drop out of school to earn money by polishing shoes, selling chewing gum or gathering twings, branches and cow dung to sell as cooking fuel.


Facts about Ethiopia

Population: 80 million
Living on less than 2$ per day: 62 million
Undernourished Ethiopians: 32 million
Life expectancy: 49 (men) 52 (women) years
Under age 5 mortality rate: 164 per 1.000 live births
Maternal mortality rate: 1.800 per 100.000
Ratio of pupils to teachers: 72 pupils to one teacher
Infants school enrolments: 2% of children
Primary school enrolments: 59% of girls; 64% of boys
Children who repeat primary: 7%
Children who complete primary: 55%
Primary to secondary transition rate: 85%
Secondary school enrolments: 22% of girls; 34% of boys
Tertiary enrolments: 3% of tertiary age population
Literacy rates: 36% of adults; 50% of youth

Sources: UNESCO Institute for Statistics, UN Statistics Division


Overcoming Poverty: Education

It is possible for a son or a daughter with a good education to secure a first job that pays four times as much as a parent’s income. Where family bonds are strong, a son or daughter making a good living has a positive impact on the well-being of other family members, not only helping them financially but also advising them in matters such as health hygiene, nutrition, and traditional practice. In this way education makes a vital contribution to helping families towards a better standard of living and so overcoming their poverty.


Schools in Gondar

Gondar is a city with 250.000 inhabitants in the northern Ethiopian Highlands, 40 km north of Lake Tana, the largest lake in Ethiopia. Schools in Gondar are over-crowded: classes of 40/80 pupils are common in state schools.
The combination of large class sizes and half-day lessons results in many pupils performing badly, especially those from poor families living in Gondar’s slums.


Empress Menteweb School

The Muti Onlus Charity Association supports the Empress Mentewab School situated in a rented shed at Tara Centre, a community centre in Gondar’s city centre.
The new school provides employment for five local people. (Headmaster, teacher, cook and two laundresses/cleaners).
Mrs Kate Fereday Eshete (an Englishwoman living in Gondar) owns and manages the schools as a non-profit-making charity. Attendanc is free. Children, including orphans, are selected from amongst Gondar’s poorest, slum-dwelling families. Each pupil, receives free textbooks, jotters, pens, pencils, towel and school uniform. A balanced diet of nutritious food is provided without charge so that the children are well-fed and so can concentrate fully during their lessons.
The Empress Menteweb School has been inserted as one of the beneficiaries of the human project “A Shoe for a Dream” by the Muti Onlus Charity Association. All the children of the school will receive soccer shoes, football shirts and balls so they can play soccer during the playtime at the school.
At the school there is a strong emphasis on English, to give pupils a head start (all secondary and higher education in Ethiopia is Taught in English), and modern communication technology, as well as teaching the children about health issues, good behaviour and consideration for the other people, animals and the environment.
The mission of the school is to provide a first-class education for the children that will enable them to be dynamic citizens in adulthood.

The school routine

08:30 – 09:00 hrs Shower at Tara Centre then put on school uniform
09:00 – 11:00 hrs Lessons (Amharic, English, Maths, Science or Art)
11:00 – 11:15 hrs Morning break with snack
11:15 – 12:30 hrs Film, Music, Story or General Knowledge
12:30 – 13:30 hrs Lunch break with vegetarian meal
13:30 – 14:00 hrs Play
14:00 – 16:00 hrs Lessons (Amharic, English, Maths, Science or Art)
16:00 – 16:15 hrs Afternoon snack

Due to poor hygiene at home, many of the pupils had skin problems when they first started at the school. To improve their hygiene, laundresses wash the pupils’ home clothes daily while they are in school and their uniforms and towels every Saturday.Most of the pupils are small for their age due to malnutrition. The food given at school ensures that the children receive adequate nutrition.